“Il laser a diodo fa male”, “non funziona sulle pelli scure”, “in estate è vietato”… Tutte affermazioni che ti suonano familiari, vero? Tranquilla, non succede solo a te. I miti del laser a diodo sono moltissimi e in rete circolano così tante leggende metropolitane che potremmo farci una serie Netflix.
La verità, però, è molto più semplice (e rassicurante) di così: molti dei timori più diffusi sul laser a diodo sono, appunto, solo miti.
E in questo articolo, navigando con sicurezza tra miti e verità sull’epilazione laser, li smontiamo uno per uno, in modo che tu possa avere un quadro chiaro della situazione. E, soprattutto, per far sì che tu possa scegliere in piena consapevolezza il trattamento migliore per rimuovere i peli superflui.
I falsi miti sul laser a diodo
Operando da anni nel settore, li abbiamo sentiti tutti. Da chi giura che “brucia da morire” a chi sostiene che “non funziona se sei abbronzata”. Ma se sei qui, probabilmente vuoi sapere come stanno davvero le cose, giusto? Bene: preparati a veder crollare diversi miti sul laser a diodo.
“Il laser a diodo fa male”
Tra i miti sul laser a diodo, questo è il più duro a morire. Ma ecco qui la verità: sì, durante la seduta puoi avvertire un leggero pizzicore, del calore intenso e dei piccoli colpetti, come se qualcuno ti stesse importunando facendo schioccare un elastico. Ti sembra la scena di un film horror? Esatto, non lo è. Il principio su cui funziona il laser a diodo, infatti, è la fototermolisi selettiva. Sai che significa? Che grazie alla capacità del calore della luce emessa dal laser si brucia il bulbo del pelo fino alla radice non la pelle circostante.
Quindi no, non brucia la cute. Colpisce la melanina del bulbo pilifero, non la pelle. Inoltre gli apparecchi moderni, come quelli che usiamo nel nostro centro, sono dotati di sistemi di raffreddamento che riducono notevolmente il calore. Insomma, più che di dolore, si tratta di un leggero fastidio. E se hai mai fatto la ceretta all’inguine, puoi capire bene qual’è la differenza tra fastidio e dolore vero!
“Il laser a diodo non è adatto per le pelli scure”
Falso, anzi, falsissimo. È vero che i vecchi laser avevano una certa difficoltà nel trattare i fototipi più scuri, ma è altrettanto vero che, per fortuna, la tecnologia è andata avanti. Il laser a diodo, ad esempio, lavora con una lunghezza d’onda che penetra in profondità nella pelle, quindi anche se la pelle è abbronzata, non danneggia la superficie cutanea.
Intendiamoci, il laser a diodo è sicuro sulla pelle abbronzata, ma solo se il trattamento è eseguito da personale preparato, che sa come regolare i parametri del laser in base al colorito della cute e al tipo di pelo. Morale: sì, puoi dire addio ai peli superflui senza temere macchie o bruciature, anche se hai la pelle abbronzata.
“Il laser a diodo non si può fare d’estate”
Questo rientra a pieno titolo tra i miti sul laser a diodo, ma possiamo archiviare anche questo. È vero che un tempo sole e laser non andavano molto d’accordo e, in un certo senso, non si amano molto nemmeno oggi. Nonostante ciò, con qualche piccola accortezza, il laser a diodo si può usare anche in piena estate.
Basta evitare l’esposizione al sole nei 3 giorni precedenti e successivi al trattamento, proteggere la pelle con un a crema solare SPF 50+ anche solo per una passeggiata in città e il gioco è fatto. Anzi, l’epilazione è fatta!
“Il laser a diodo elimina i peli in una sola seduta”
Magari! Tra tutti i miti sul laser a diodo, questo è l’unico a cui vorremmo davvero credere. Ma non è così. Il laser a diodo agisce solo sui peli in fase anagen, ovvero quella di nascita. E, ovviamente, non tutti i peli possono trovarsi nella stessa fase nello stesso momento. Ecco perché per godersi i risultati reali dell’epilazione laser a diodo servono dalle 6 alle 10 sedute, a seconda della zona da epilare e del tipo di pelo.
Abbiamo però una buona notizia per te: bastano 1-2 sedute per notare subito una significativa riduzione dei peli e una pelle più liscia e morbida.
“Il laser a diodo è uguale alla luce pulsata”
Un altro grande classico che rientra a pieno titolo nei miti sul laser a diodo. Non stiamo dicendo che il laser a diodo è sicuro e la luce pulsata no. Ma non sono la stessa cosa. Il laser a diodo sfrutta un fascio di luce coerente, che mira direttamente al bulbo pilifero, mentre la luce pulsata utilizza diverse lunghezze d’onda, che risultano più “dispersive”.
Risultato? Il laser a diodo è più efficace, offre risultati più duraturi ed è più sicuro su ogni fototipo. Tradotto: meno sedute, pelle più liscia per tutti!
“È un trattamento solo per donne”
Ma anche no! Chi l’ha detto? Nei nostri centri vengono moltissimi uomini per trattare schiena, torace, spalle o barba. Ma anche inguine e ascelle! Parliamoci chiaro: anche gli uomini hanno il diritto di abbandonare il rasoio e sfoggiare una pelle liscia e vellutata.
Anche perché, ormai, i canoni estetici sono cambiati e non tutti trovano “virile” andare al mare con il corpo ricoperto di peli. E in questo senso, l’epilazione laser è il modo migliore per evitare irritazioni e follicoliti, che si sa, con le rasature quotidiane sono sempre dietro l’angolo.
La verità sul laser a diodo
Ora che abbiamo smontato uno per uno i miti sul laser a diodo più diffusi, vogliamo anche parlare della realtà. Anche perché, fin dall’inizio, abbiamo promesso che avremmo parlato di miti e verità sulla epilazione con laser a diodo. Ecco, quindi, ciò che è assolutamente vero:
- il laser a diodo è sicuro
- i rischi del laser a diodo sono limitati a rossore e irritazione, che scompaiono nel giro di poche ore
- il laser a diodo è adatto a tutti i fototipi
- i risultati sono progressivi ma duraturi nel tempo
Insomma, più che un trattamento, l’epilazione con laser a diodo è una liberazione. E se ancora hai qualche dubbio, la soluzione è semplice: prenota una seduta gratuita e vienici a trovare. Perché tra miti e verità sul laser a diodo, il modo migliore per decidersi è parlare con chi il laser lo usa tutti i giorni.
